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GIANLUCA GISMONDI

Non c’è molto da raccontare di Gianluca Gismondi, nasce a Genova il sedici giugno Millenovecento settanta, in una periferia popolare, tra la campagna e il quartiere malfamato. Dove cresce giocando tra le scale di una vecchia mulattiera sulla costa di una collina, dietro il cimitero di Staglieno sul lato destro del grande fiume Bisagno. Fu un bel posto per crescere, tra giardini orti e condotti romani. Tra giochi di pirati e torte di fango. Somma un’infanzia bella e dolce. Anticonformista e eccezionalmente sensibile, prova a vivere scrivendo poesie, là dove la poesia e sinonimo di diversità. L’arte era sempre stata quella certezza. Comunque pur lavorando fin da giovanissimo amava l’arte, in genere, in casa mamma scriveva poesie, un fratello dipingeva.

Dai sedici anni in poi girò diverse abitazioni, fra Piemonte e Liguria dove aveva amici, e dove aveva la fidanzata, poi diventata moglie nel ‘96 con cui si trasferii Serravalle Scrivia, dove fecero due figli, uno nel 98 e uno nel 2004, coltivando sempre la poesia e la scultura, tra mille problemi ed un terremoto. Si barcamenò fino ai giorni nostri e decise così di fare conoscere a tutti il suo modo di scrivere poesie. Con le quali spera di descrivere sentimenti e speranze, di un uomo qualsiasi, che non ha mai smesso di essere se stesso e che spera che ciò che scrive possa piacere ed essere di aiuto.