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MARIA GIOIA SARA BARBAROTTO
Maria Gioia Sara, animo docile nel corpo di una ribelle, trasferisce le note del violino alla parola per raggiungere le corde della sofferenza umana. Le sue intriganti e fresche creazioni, quasi un’eco della poetessa Natália Correia, riescono a veicolare emozioni sotto forma di genialità cromatica.
01 Azzurro da masticare | ![]() |
02 Parlami | |
03 Siamo una specie alata | |
04 Tra lasfalto e il calzino | |
05 Il fumo rosa | |
06 Leggero come un fantasma | |
07 Lettera a una figlia |