Essenze d’autore 19
La poesia non deve essere un’arma,
deve essere un abbraccio,
un’invenzione,
uno scoprire negli altri
quello che accade dentro.
Una scoperta,
un respiro,
un’aggiunta,
un brivido.
Gloria Fuertes
La poesia non deve essere un’arma,
deve essere un abbraccio,
un’invenzione,
uno scoprire negli altri
quello che accade dentro.
Una scoperta,
un respiro,
un’aggiunta,
un brivido.
Gloria Fuertes
Cento anni sono passati da quando Giuseppe Ungaretti, in quel di Santa Maria La Longa, provincia di Udine, creava quello che è considerato il più breve ma anche il più famoso e conosciuto componimento italiano: “M’illumino d’immenso”, titolo ufficiale “Mattina”. Con sole quattro parole, il grande precursore dell’ermetismo riusciva a descrivere il contatto dell’uomo con l’assoluto, del finito con l’infinito. Un contatto che ogni poesia riesce a stabilire, attraverso parole che diventano segni che diventano significati che diventano ricordi ed emozioni. La nostra antologia vuole proporre le sensibilità e le visioni di poeti contemporanei che hanno scelto la poesia come loro espressione somma, che attraverso versi e rime scelgono di mettersi “in contatto” esponendo la loro anima senza infingimenti e compromessi, fino a toccare l’anima del lettore, perché, come spiegava bene Salvatore Quasimodo, “la poesia è la rivelazione di un sentimento che il poeta crede che sia personale e interiore, che il lettore riconosce come proprio”.
“Una poesia è, o dovrebbe essere, un tratto impermeabile del fiume che sta scorrendo in tutte le direzioni, e tutte le immagini in conflitto entro di esso dovrebbero essere riconciliate per quel breve fermarsi del tempo”
Dylan Thomas
L’ispirazione poetica affascina da sempre, sin dall’antichità: per Platone la poesia è qualcosa di irrazionale, accostabile a uno stato di rapimento estatico nel quale è Dio stesso che parla attraverso l’artista; per Aristotele è imitazione della realtà, non in modo oggettivo ed insensibile, ma attraverso il filtro dei sentimenti, delle emozioni e delle sensazioni del poeta. E ancora, secondo Kant, alla poesia deve essere assegnato il “primo posto” tra le belle arti, mentre per Heidegger la nozione di poesia, intesa come modo eminente del dire, e quindi come rivelazione originaria dell’essere, è costitutivamente e indissolubilmente connessa a quella di “pensiero”. Attraverso i loro versi i poeti che “colorano” le pagine di questo volume scelgono, di volta in volta, come rappresentare la loro visione della realtà, come farci arrivare le loro emozioni e i loro sentimenti, come trasportare su carta, attraverso parole, figure retoriche e immagini, i loro pensieri. In un viaggio ricco di ispirazioni da percorrere con la voglia di lasciarsi toccare e trasformare.
Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente.. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri.
Maria Grazia Deledda
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