Libri con: IMMACOLATA ANTONACCI

M’illumino d’immenso 16 Prezzo: 9.99 € Anteprima Online Acquista

M’illumino d’immenso 16

Cento anni sono passati da quando Giuseppe Ungaretti, in quel di Santa Maria La Longa, provincia di Udine, creava quello che è considerato il più breve ma anche il più famoso e conosciuto componimento italiano: “M’illumino d’immenso”, titolo ufficiale “Mattina”. Con sole quattro parole, il grande precursore dell’ermetismo riusciva a descrivere il contatto dell’uomo con l’assoluto, del finito con l’infinito. Un contatto che ogni poesia riesce a stabilire, attraverso parole che diventano segni che diventano significati che diventano ricordi ed emozioni. La nostra antologia vuole proporre le sensibilità e le visioni di poeti contemporanei che hanno scelto la poesia come loro espressione somma, che attraverso versi e rime scelgono di mettersi “in contatto” esponendo la loro anima senza infingimenti e compromessi, fino a toccare l’anima del lettore, perché, come spiegava bene Salvatore Quasimodo, “la poesia è la rivelazione di un sentimento che il poeta crede che sia personale e interiore, che il lettore riconosce come proprio”.
“Una poesia è, o dovrebbe essere, un tratto impermeabile del fiume che sta scorrendo in tutte le direzioni, e tutte le immagini in conflitto entro di esso dovrebbero essere riconciliate per quel breve fermarsi del tempo”
Dylan Thomas


Colori 3 Prezzo: 9.99 € Anteprima Online Acquista

Colori 3

Van Gogh ha detto: «Non c’è blu senza il giallo e senza l’arancione […] Le leggi dei colori sono inesprimibilmente belle, proprio perché non sono dovute al caso». Non vi è caso nelle opere d’arte, ma sensibilità e ingegno dell’Artista nel cogliere gli infiniti quanto celati intrecci armonici dei colori della vita. Non c’è arancione senza l’abbraccio del blu e del giallo, come non vi è luna senza l’alternanza puntuale di bianco e nero, di pieno e di vuoto. L’artista è colui che coglie gli intrecci, i colori e le sfaccettature, innumerevoli e cangianti dell’animo umano come specchio dell’anima del mondo, è colui che vede e che sa dar voce, indagando, alle leggi che soggiacciono a quegli eventi emozionali apparentemente ineffabili e così incomprensibili. Non vi è accidente nel nostro vivere, così come non vi è caso nell’arte poetica, nei suoi versi e nella sua rigorosa struttura. In questo compendio poetico i nostri Autori son come pittori che, con sensibilità e maestria, accostano piccole pennellate di parole alle altre fino a creare un quadro variopinto e idilliaco di quella che è la profondità del vivere umano.


Riflessi 182 Prezzo: 9.99 € Anteprima Online Acquista

Riflessi 182

Viene spontaneo collegare, oggigiorno, la parola riflesso e il suo plurale,
riflessi, a una mera condizione di specularità, una vera e propria
conformità alla nostra immagine esteriore. Vi è tuttavia un significato
più profondo e che indica nel riflesso la capacità di un essere
vivente di avere una risposta automatica, istintiva, ad un impulso
che proviene dall’esterno.
Traslata questa definizione fisiologica sul piano poetico-letterario, si
può quindi affermare che Riflessi non si limita a esporre graficamente
una traduzione di vissuti, bensì a mostrare come ogni autore sia un
coacervo emozionale ed esperienziale che, nel riflettere nella e della
scrittura, espone la propria relazione tra sé e il mondo. Solo così il
riflesso può trasformarsi in una mediazione, ovvero nell’atto della
Riflessione, da intendere, seguendo le parole di Freud, come «l’appropriazione
del nostro sforzo per esistere e del nostro desiderio d’essere»
non solo nello hic et nunc, ma nel tempo infinito e discreto del
comporre poetico.

Autori:

 


Riflessi 153 Prezzo: 9.99 € Anteprima Online Acquista

Riflessi 153

Viene spontaneo collegare, oggigiorno, la parola riflesso e il suo plurale,
riflessi, a una mera condizione di specularità, una vera e propria
conformità alla nostra immagine esteriore. Vi è tuttavia un significato
più profondo e che indica nel riflesso la capacità di un essere
vivente di avere una risposta automatica, istintiva, ad un impulso
che proviene dall’esterno.
Traslata questa definizione fisiologica sul piano poetico-letterario, si
può quindi affermare che Riflessi non si limita a esporre graficamente
una traduzione di vissuti, bensì a mostrare come ogni autore sia un
coacervo emozionale ed esperienziale che, nel riflettere nella e della
scrittura, espone la propria relazione tra sé e il mondo. Solo così il
riflesso può trasformarsi in una mediazione, ovvero nell’atto della
Riflessione, da intendere, seguendo le parole di Freud, come «l’appropriazione
del nostro sforzo per esistere e del nostro desiderio d’essere»
non solo nello hic et nunc, ma nel tempo infinito e discreto del
comporre poetico.

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