Libri con: ORLANDO ESPOSITO

Colori 1 Prezzo: 9.99 € Anteprima Online Acquista

Colori 1

Van Gogh ha detto: «Non c’è blu senza il giallo e senza l’arancione […] Le leggi dei colori sono inesprimibilmente belle, proprio perché non sono dovute al caso». Non vi è caso nelle opere d’arte, ma sensibilità e ingegno dell’Artista nel cogliere gli infiniti quanto celati intrecci armonici dei colori della vita. Non c’è arancione senza l’abbraccio del blu e del giallo, come non vi è luna senza l’alternanza puntuale di bianco e nero, di pieno e di vuoto. L’artista è colui che coglie gli intrecci, i colori e le sfaccettature, innumerevoli e cangianti dell’animo umano come specchio dell’anima del mondo, è colui che vede e che sa dar voce, indagando, alle leggi che soggiacciono a quegli eventi emozionali apparentemente ineffabili e così incomprensibili. Non vi è accidente nel nostro vivere, così come non vi è caso nell’arte poetica, nei suoi versi e nella sua rigorosa struttura. In questo compendio poetico i nostri Autori son come pittori che, con sensibilità e maestria, accostano piccole pennellate di parole alle altre fino a creare un quadro variopinto e idilliaco di quella che è la profondità del vivere umano.


Riflessi 159 Prezzo: 9.99 € Anteprima Online Acquista

Riflessi 159

Viene spontaneo collegare, oggigiorno, la parola riflesso e il suo plurale,
riflessi, a una mera condizione di specularità, una vera e propria
conformità alla nostra immagine esteriore. Vi è tuttavia un significato
più profondo e che indica nel riflesso la capacità di un essere
vivente di avere una risposta automatica, istintiva, ad un impulso
che proviene dall’esterno.
Traslata questa definizione fisiologica sul piano poetico-letterario, si
può quindi affermare che Riflessi non si limita a esporre graficamente
una traduzione di vissuti, bensì a mostrare come ogni autore sia un
coacervo emozionale ed esperienziale che, nel riflettere nella e della
scrittura, espone la propria relazione tra sé e il mondo. Solo così il
riflesso può trasformarsi in una mediazione, ovvero nell’atto della
Riflessione, da intendere, seguendo le parole di Freud, come «l’appropriazione
del nostro sforzo per esistere e del nostro desiderio d’essere»
non solo nello hic et nunc, ma nel tempo infinito e discreto del
comporre poetico.

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