Note 10
Non cercate di prendere i poeti
perché vi scapperanno tra le dita.
Alda Merini
Non cercate di prendere i poeti
perché vi scapperanno tra le dita.
Alda Merini
Van Gogh ha detto: «Non c’è blu senza il giallo e senza l’arancione […] Le leggi dei colori sono inesprimibilmente belle, proprio perché non sono dovute al caso». Non vi è caso nelle opere d’arte, ma sensibilità e ingegno dell’Artista nel cogliere gli infiniti quanto celati intrecci armonici dei colori della vita. Non c’è arancione senza l’abbraccio del blu e del giallo, come non vi è luna senza l’alternanza puntuale di bianco e nero, di pieno e di vuoto. L’artista è colui che coglie gli intrecci, i colori e le sfaccettature, innumerevoli e cangianti dell’animo umano come specchio dell’anima del mondo, è colui che vede e che sa dar voce, indagando, alle leggi che soggiacciono a quegli eventi emozionali apparentemente ineffabili e così incomprensibili. Non vi è accidente nel nostro vivere, così come non vi è caso nell’arte poetica, nei suoi versi e nella sua rigorosa struttura. In questo compendio poetico i nostri Autori son come pittori che, con sensibilità e maestria, accostano piccole pennellate di parole alle altre fino a creare un quadro variopinto e idilliaco di quella che è la profondità del vivere umano.
L’ispirazione poetica affascina da sempre, sin dall’antichità: per Platone la poesia è qualcosa di irrazionale, accostabile a uno stato di rapimento estatico nel quale è Dio stesso che parla attraverso l’artista; per Aristotele è imitazione della realtà, non in modo oggettivo ed insensibile, ma attraverso il filtro dei sentimenti, delle emozioni e delle sensazioni del poeta. E ancora, secondo Kant, alla poesia deve essere assegnato il “primo posto” tra le belle arti, mentre per Heidegger la nozione di poesia, intesa come modo eminente del dire, e quindi come rivelazione originaria dell’essere, è costitutivamente e indissolubilmente connessa a quella di “pensiero”. Attraverso i loro versi i poeti che “colorano” le pagine di questo volume scelgono, di volta in volta, come rappresentare la loro visione della realtà, come farci arrivare le loro emozioni e i loro sentimenti, come trasportare su carta, attraverso parole, figure retoriche e immagini, i loro pensieri. In un viaggio ricco di ispirazioni da percorrere con la voglia di lasciarsi toccare e trasformare.
Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente.. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri.
Maria Grazia Deledda
Il solito paradosso: la parola è ovunque, polverizzata su cellulari, monitor di autobus e uffici postali, cartelloni pubblicitari. Sotto forma di informazione ci insegue su qualunque tipo di schermo e in tre minuti ti raccontano un colpo di stato, lo scioglimento delle camere o un eccidio in Kenia. I ritmi della circolazione delle idee accelerano, l’input è la velocità e l’informazione, pazienza se non siamo mai stati più ignoranti di adesso, informati ed ignoranti, informati e superficiali, un ossimoro bizzarro…
Eppure, in questo mondo di messaggi a raffica, molte “persone”, per dare valore alla propria esistenza, ribadire la propria unicità, misurare le proprie emozioni, cercare il significato profondo della propria vita, con un gesto universale, senza tempo, aprono un libro per confrontarsi con le parole di una poesia scritta da qualcuno o se ne stanno assorti a scrivere la loro poesia, con un gesto antico, come quello di Alceo o di Saffo, cercando di cogliere e dare il meglio di sé.
Migliaia di noi fanno risuonare la loro anima cercando la forma più semplice ed immediata per dire l’ineffabile, per comunicare con altri uomini attraversando i tempi e lo spazio. Sempre più persone sgusciano fuori dalla sciatteria o dalla mediocrità di una lingua avvilita a sottotitoli o di una vita schiacciata da uno sbrodolamento di parole inutili in televisione, con una piccola, tenace catena di suoni ed emozioni capaci di toccarci il cuore. Coltivano in silenzio un’arte, una bellezza, una finezza morale, una disciplina, un grande amore.
Questo è il senso di questa nuova collana, del nostro stare insieme, poeti e lettori di poesia, testimoni e destinatari, amanti e amati: lasciarsi avvolgere da tante musiche diverse, dimenticarsi in questi accenti, ritrovarsi nelle parole che la Poesia ha reso nuove, urgenti, universali.
La modernità comporta velocità ed estensione: si arriva in un
baleno a tante persone, nei luoghi più diversi e lontani. Può
rifiutarsi a questo la poesia, tenuta così a lungo appartata?
Ma la poesia ha per sua natura la grazia di darsi ad ognuno,
di condurlo nell’altrove della parola destinata a durare e del
pensiero che rende chiari e colmi i giorni della vita.
Così, in questi libri in cammino, nei loro versi, nelle loro
frasi, troveremo il molto che ci portavamo dentro inespresso,
la vicinanza di chi rivelandosi ci rivela a noi stessi. E daremo
voce a sentimenti che fremevano dietro mura di silenzio,
traverseremo mondi che ci appartengono e che mai prima
avevamo nemmeno intravisto. Ognuno di questi libri nasce
come un bene comune e un avvio.
Elio Pecora
La modernità comporta velocità ed estensione: si arriva in un
baleno a tante persone, nei luoghi più diversi e lontani. Può
rifiutarsi a questo la poesia, tenuta così a lungo appartata?
Ma la poesia ha per sua natura la grazia di darsi ad ognuno,
di condurlo nell’altrove della parola destinata a durare e del
pensiero che rende chiari e colmi i giorni della vita.
Così, in questi libri in cammino, nei loro versi, nelle loro
frasi, troveremo il molto che ci portavamo dentro inespresso,
la vicinanza di chi rivelandosi ci rivela a noi stessi. E daremo
voce a sentimenti che fremevano dietro mura di silenzio,
traverseremo mondi che ci appartengono e che mai prima
avevamo nemmeno intravisto. Ognuno di questi libri nasce
come un bene comune e un avvio.
Elio Pecora
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